Cronologia 1811


                                                          ANNO 1811
                                             CRONOLOGIA AVVENIMENTI
                                                  GIOACCHINO MURAT

1 gennaio: Il primo giorno dell’anno viene annunciato al sorgere del giorno con una salva di artiglieria eseguita dai fortini napoletani. Cerimonia del “Te Deum” alla cappella reale alla presenza di tutte le nobiltà. 
Il Re distribuisce generosi regali e la Regina ne riceve dalle dame di corte. Viene pubblicata una nota con l’assegnazione di nuovi titoli nobiliari ad amministratori e notabili. 
5 gennaio: Due grosse fregate e un brick inglesi bombardano a lungo Termoli con l’intenzione di catturare alcuna navi mercantili rifugiatisi in porto. Le guardie civiche respingono il tentativo inglese. 

6 gennaio: Prima festa da ballo al Teatro San Carlo appena ristrutturato con l’apertura di nuovi locali per giocare e mangiare; il costo del biglietto d’ingresso è fissato a tre carlini. Alla festa non partecipa molta gente, appena un centinaio in maschera e tre/quattrocento in abiti borghesi. 
15 gennaio: Re Gioacchino e la Regina visitano le antichità di Paestum; a Persano il Re tiene un consiglio di ministri. 
18 gennaio: Ritornando a Napoli Re Gioacchino passa in rivista alle Cave i due reggimenti “Principe Reale” e “Real Corso”. Ritorna anche il ministro Zurlo con un braccio rotto causa una caduta da cavallo. 

24 gennaio: Festa popolare richiesta dal Re a carico della città di Napoli che, tra le altre riceve una deputazione di sei giovinette e sei giovinetti originari da Capri che, sindaco in testa, offrono una corona di bronzo dorato da collocarsi sulla prora del nuovo vascello costruito e battezzato “Capri”. Il Re accetta ed assegna una dote alle ragazze nella Scuola di Marina come allievi piloti. 
29 gennaio: A Napoli continuano ad essere organizzate feste da ballo in maschera dai maggiori notabili come il marchese del Gallo, il segretario generale Pignatelli, Zurlo e Ricciardi. Tra i soldati del 5° di Linea e la Guardia Reale nascono continue risse appena si incontrano. Quasi certamente sarà organizzato un corpo di osservazione a Poggioreale; ogni giorno partono i reggimenti francesi. Il Re va a caccia in località Carditello.

10 febbraio:
Partono tutti i reggimenti francesi. Il giornale “Monitore della due Sicilie” inizia ad uscire tutti i giorni, unico, essendo stati soppressi gli altri fogli.

11 febbraio: A Capri viene eseguita la ripartizione dei beni demaniali fra i cittadini del comune. 

14 febbraio: Vengono pubblicati in Sicilia tre decreti reali con i quali si dichiarano proprietà della corona i beni della Chiesa e dei Comuni e si mettono in vendita. Si dispone una lotteria riguardo i detti fissando il prezzo dei biglietti in dieci oncie ciascuno imponendo il dazio dell’1% sul valore di ogni pagamento fatto per pubblica o privata scrittura. Tutto ciò per oltrepassare i “donativi” (stanziamenti di bilancio) votati già dal Parlamento, contrario dall’accordare di più al Re. 

16 febbraio: Sono convocati i collegi i collegi elettorali del regno di Napoli per la elezione dei membri del Parlamento nazionale secondo la costituzione del 1808.
28 febbraio: Alle 8 di mattina, primo giorno di quaresima, tutta la Guardia Reale, dai cavalleggeri ai veliti a piedi, preceduta dalle bande reggimentali, marcia nel quartiere di Toledo a partire per ignota destinazione. Al termine della sfilata rientrano invece negli accampamenti. Sembrava la partenza per la Calabria in quanto il Re era atteso a Castrovillari dai suoi ufficiali d’ordinanza per trovare una strada per passare in Puglia.

10 marzo: Sui gravi sospetti sollevati dal governo inglese il ministro degli esteri di Ferdinando IV scrive da Palermo al ministro inglese per assicurarlo che ogni voce di rapporti del re Borbone con Murat e con Napoleone per combattere insieme contro gli inglesi in Sicilia è falsa. Gli inglesi hanno predato alcune navi napoletane piene di derrate alimentari dirette a Corfù stretta dal blocco navale. In città si teme una requisizione dei cavalli in quanto sono stati visti in giro ispettori di polizia che annotavano cavalli e carrozze. L’esercito è in allarme poiché si teme che Corfù non possa più reggere all’assedio delle navi inglesi. Per questo si vuole mobilitare l’esercito ed andare in Calabria da dove minacciare con uno sbarco la Sicilia. Una intera compagnia di zappatori ed i loro ufficiali sono presi prigionieri dagli inglesi mentre tentavano di sbarcare a Corfù. Annunciata una nuova leva militare dei Veliti dai 23 ai 28 anni per la città di Napoli. 

20 marzo: Re Gioacchino visita Capua, passa in rassegna il reggimento “Real Sannita” ed un reggimento di artiglieria, poi segue le manovre a Santa Maria del 1° Reggimento Cavalleggeri napoletani. 

26 marzo: Ieri sera a Teatro è stata annunciata ufficialmente la nascita del figlio di Maria Luisa d’Austria, Imperatrice di Francia, di sesso maschile. Re Gioacchino ed i presenti accolgono con grande favore la notizia.

2 aprile: Solenne Te Deum a Napoli e ricevimenti a corte tenuti dalla regina per la nascita del Re di Roma. Salve di artiglieria all’alba ed al tramonto per solennizzare l’avvenimento. 

6 aprile: Giunge in visita a Napoli ospite a corte della Regina, Giulia, moglie del Granduca Costantino di Russia. L’augusto ospite visita per alcuni giorni la città e gli scavi di Pompei. 

12 aprile: La Granduchessa russa Giulia è partita da Napoli per continuare il suo viaggio in Italia. La notizia della nascita del Re di Roma è stata comunicata anche alla corte di Palermo e si sperano trattative di pace con l’occasione del battesimo. Continuano feste popolari. 

20 aprile: A Parigi viene presentato a Napoleone l’Almanacco imperiale per il 1811. Subito dopo i nomi dei sovrani si legge quello del loro figlio come segue: “Napoleone Francesco Carlo Giuseppe” principe imperiale, Re di Roma, nato il 20 marzo 1811. 

30 aprile: Partono da Cagliari per Palermo, su nave inglese, Carlo Felice duca di Genova e sua moglie Maria Cristina di Borbone.

11 maggio: Al Teatro del Fondo di Napoli si rappresenta “Nina pazza per amore” opera buffa di Paisiello. Ottima l’interpretazione da parte di Isabella Colbran alla quale Paisiello scrive una pubblica lettera di encomio.

L’arciduca Francesco IV d’Austria d’Este arriva a Malta accolto con onori principeschi dalle autorità inglesi. 

Si vocifera che il generale Manhes mandato nella Calabria contro i briganti ne abbia fatti fucilare in due mesi circa seimilasettecento, gettando quelle popolazioni nello spavento. Il generale Manhes dopo avere sparso il terrore nella Calabria è passato nelle due provincie di Basilicata e Principato citeriore. Dal suo quartiere generale di Potenza dichiara lotta senza quartiere al brigantaggio coinvolgendo anche la popolazione locale. La Regina si è finta indisposta per non partire per Parigi ed ha mandato la sua procura per tenere al Saerofonte il  Re di Roma il 2 giugno. 

Sembra che buona parte dell’esercito parta verso la Spagna ed il Portogallo dal quale si ritira Massena e dove è in pericolo Re Giuseppe. 

20 maggio: L’Arciduca Francesco IV d’Austria d’Este salpa da Malta per la Sardegna sul brik inglese Wisel. 

27 maggio: Reduce da Parigi Re Gioacchino arriva a Firenze e dopo breve riposo prosegue rapidamente verso Napoli. Continuano voci allarmanti; il Re è rientrato perché sapeva che il Regno è minacciato dall’invasione e si dice che riparta subito per la Calabria o per Roma. 

30 maggio: L’arciduca Francesco IV d’Austria d’Este approda a Cagliari omaggiato dal cognato Re vittorio Emanuele I di Savoia. 

4 giugno:  Il Capitano Peytten del brick inglese Weisel ancorato nel porto di Cagliari invita solennemente l’Arciduca Francesco IV a festeggiare il genetliaco del Re d’Inghilterra. In serata grande ballo sul brick inglese al quale intervengono i reali di Sardegna con la corte e la nobiltà.
14 giugno: Re Murat, tornato da Parigi a Napoli senza assistere al battesimo del Re di Roma, e sospettando che Napoleone stia trattando con Maria Carolina di Borbone per togliergli il regno di Napoli, decreta che nessuno straniero possa rimanere al servizio di Napoli se non prendendo la nazionalità napoletana. 

18 giugno: Re Gioacchino visita Castellammare di Stabia dove la Regina Carolina sta facendo le cure delle acque minerali. 

22 giugno: Una divisione navale napoletana cattura vicino al monte Circello la goletta borbonica siciliana “la Fortuna”, con un carico di armi inclusi quattro cannoni e trenta uomini di equipaggio, partita da Palermo il giorno 11. 

24 giugno: Grande festa ed illuminazioni nella città di Napoli per festeggiare la nascita del “Re di Roma”. Contemporaneamente viene organizzato un grande banchetto massonico, senza rito, nel chiostro del già monastero dei SS. Apostoli con millecinquecento coperti; molto numerosi preti e frati massoni, soprattutto francescani. Per tutti i quartieri della città, pranzi popolari per la povera gente a spese del Re.
26 giugno: Nella notte inutile cannoneggiamento di navi borboniche siciliane contro Scilla, Villa S. Giovanni e Catona. 

30 giugno: Ascoltata dal Re Ferdinando IV, la deputazione del regno di Sicilia dà parere sfavorevole alla domanda di accoglimento dei baroni parlamentari contro i decreti del 14 febbraio. 

6 luglio: Per annullare gli effetti del decreto del Re Murat del 14 giugno, Napoleone decreta che “tutti i sudditi del Regno di Napoli, nato per sua volontà, sono sudditi francesi”.

16 luglio: Alle ore sei pomeridiane dalla Darsena è varata la nuova fregata “Carolina”. Assistevano il Re e la Regina con tutta la corte, il corpo diplomatico nonché gran numero di popolo. Il varo viene annunciato da una salva di cannoni. La “Carolina” inalbera, contemporaneamente a tutti i forti, per la prima volta la nuova bandiera nazionale. (La decisione di cambiare è presa a marzo formando la bandiera napoletana di tre colori divisi a scacchi con in mezzo lo stemma napoletano. I colori sono l’amaranto, il bianco ed il celeste che indicano l’amaranto il colore caro a Re Gioacchino, il bianco l’unione dell’Impero francese, ed il celeste l’antico colore della nazione. La coccarda nazionale sarà di colore amaranto con orlo celeste. Ciò per ribadire l’indipendenza del Regno). 

18 luglio: Continuano da alcuni giorni scontri fissi tra soldati dei Granatieri della Guardia e del 5° reggimento di linea, tanto che la polizia nel quartiere di San Giuseppe ha sparato causando morti e feriti. Si è battuta “la generale” per richiamare i soldati presso le rispettive caserme. Più precisamente il corpo dei Granatieri reali  è messo agli arresti ed il 5° di linea parte di notte al completo per Capua. 

19 luglio: A Palermo nella notte sono arrestati i principi di Belmonte, di Castelnovo, di Jaci, di Villafranca e il duca d’Angiò, ritenuti capi dell’opposizione costituzionale ai decreti incostituzionali del 14 febbraio, e sono tradotti prigionieri nelle isole di Favignana e Pantelleria. 

20 luglio: Proclama di Ferdinando IV denunziante ai siciliani i baroni arrestati come colpevoli di “spirito fazioso e diposizione a disturbare la pubblica tranquillità”. 

22 luglio: Inviato dall’Inghilterra come ministro plenipotenziario e comandante delle forze inglesi di terra e di mare in Sicilia, arriva a Palermo lord Guglielmo Bentink il quale si mostra favorevole ai costituzionali ed al partito popolare. 

30 luglio: Re Gioacchino è a Capo di Monte per riposare in quanto sofferente di febbre intermittente.

1 agosto: Alle 8 di sera forte scossa di terremoto a Reggio Calabria. Le truppe francesi rientrano nel Regno di Napoli con una linea di osservazione che comincia da Maddaloni. La maggior parte dei forti sono in mano francese al comando del generale Greinier. Si vocifera di una pace generale con la cessione della Spagna agli inglesi ed a Ferdinando IV; la cessione della Sicilia a Malta ed ai francesi. Il Re resta a Capo di Monte e non si occupa del Governo. La linea di osservazione comandata dal generale Greinier, con Quartier Generale a Sessa, prosegue ed è rinforzata da altre truppe francesi.  Grande nervosismo nei rapporti tra Re Gioacchino e Napoleone. 

22 agosto: Il Re è tornato a Napoli per presiedere il Consiglio dei Ministri. 

25 agosto: Nella cattedrale officiato un Tedeum per la recuperata salute del Re. 

31 agosto: Lord Bentink parte da Palermo per l’Inghilterra per avere dal governo inglese i necessari poteri a risolvere le gravi questione interne di Sicilia. 

18 settembre: La Regina Carolina, accompagnata fino a Capua dal Re, parte per Parigi nell’intento di riconciliare il marito col fratello Napoleone. Spaventevole alluvione con disastrosa inondazione del Biferno a Campobasso; i danni risultano superiori a quelli del terremoto del 26 luglio 1805. 

23 settembre: arriva a Firenze ed è solennemente ricevuta a Pitti la Regina Carolina Murat proveniente da Napoli. Riparte dopo breve soste per Parigi.

25 settembre: La Regina Carolina giunge a Torino dove si ferma per un giorno ricevuta da personalità della corte imperiale e da quella dei principi Borghese; poi riprende il viaggio per Parigi. 

27 settembre: L’Arciduca Francesco IV d’Austria d’Este approda a Palermo, è accolto dalla corte borbonica presso la quale si trova Carlo Felice di Savoia e Luigi Filippo d’Orleans, con i rispettivi famigliari. 

28 settembre: I borbonici vogliono assolutamente che la famiglia di Murat parta e millantano la presenza di una flotta di 150 navi. 

2 ottobre: Una squadra navale inglese piomba sull’isola di Ponza e si presume minacci anche Gaeta. Rinforzi di truppe vengono inviati a Gaeta per respingere la flotta inglese. 

8 ottobre: A 24 miglia da Palermo organizzata una grande battuta di caccia da Re Ferdinando e dal principe Leopoldo in onore dell’Arciduca Francesco IV d’Austria.

9 ottobre: L’Arciduca Francesco d’Austria intraprende un viaggio all’interno della Sicilia accolto dappertutto con onori reali. 

11 ottobre: Notevole attività eruttiva del Vesuvio. 

25 ottobre: Terremoto nella regione etnea particolarmente sensibile a Zaffarana; seguono eruzioni dell’Etna e continue scosse di terremoto anche nella notte. 

29 ottobre: Continua l’eruzione dell’Etna con grande scorrimento di lava. 

9 novembre: Re Gioacchino si reca visitare le coste del Cilento e del golfo di Policarpo. 

11 novembre: Alle 11 di mattina si sviluppa un incendio nel santuario di Monreale sopra Palermo; le fiamme causano gravi danni sia all’antico edificio che alle tombe dei due Guglielmi. 

15 novembre: Re Gioacchino rientra a Napoli reduce dal Cilento. 

17 novembre: Forti scosse di terremoto nelle regione etnea per le esplosioni dell’Etna; tremano le vallate fino a Catania e vengono avvertite in mare anche dalla fregata inglese “The Herald”. 

18 novembre: Re Gioacchino visita i nuovi scavi a Pompei e presenzia i lavori mentre vengono alla luce vari reperti.

23 novembre: Approda a Cagliari l’Arciduca Francesco IV d’Austria. 

28 novembre: Ritornano dalla Sicilia su una nave inglese a Cagliari i duchi Carlo Felice e Maria Cristina.

30 novembre: Legge organica sull’istruzione nel Regno di Napoli preparata dal ministro Zurlo. 

3 dicembre: Su ordine delle autorità inglesi vengono eseguiti alcuni arresti di agenti e simpatizzanti francesi a Messina. A Palermo Lord Bentinck, dopo un colloquio con Re Ferdinando, assume il comando delle forze di terra e di mare siciliane e pubblica due proclami uno del Re e uno dello stesso Bentinck. A Palermo si arrestano numerosi politici ultra realisti.
25 dicembre: A Palermo Maria Carolina d’Austria moglie del Re Ferdinando IV si riunisce con ufficiali borbonici incitandoli contro i costituzionalisti siciliani spalleggiati dagli inglesi. 

31 dicembre: Notevole attività eruttiva del Vesuvio. In Puglia muore un vecchio di 107 anni; lascia fra figli e nipoti 60 discendenti. In Calabria per iniziativa di un ufficiale francese massone di princìpi repubblicani, si cominciano a trasformare logge massoniche in “vendite” di una massoneria più popolare detta carboneria.

                                                                                                                       Paolo Casali     

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